Sparatoria nella metropolitana di New York del 1984 | |
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Tipo | Sparatoria |
Data | 22 dicembre 1984 |
Luogo | New York, New York, Stati Uniti d'America |
Stato | ![]() |
Responsabili | Bernhard Goetz |
Motivazione | Legittima difesa o vigilantismo |
Conseguenze | |
Morti | 0 |
Feriti | 4 |
La sparatoria della metropolitana di New York del 1984 è stato un fatto di cronaca nera che ebbe ampio risalto nei media, accaduto il 22 dicembre 1984 a New York negli Stati Uniti d'America.
Nel pomeriggio di sabato 22 dicembre 1984, quattro ragazzi afroamericani, Barry Allen, Troy Canty, Darrell Cabey e James Ramseur, furono gravemente feriti a colpi di arma da fuoco dal trentasettenne Bernhard Goetz in un vagone della metropolitana di New York a Manhattan.[1][2][3]
Goetz si costituì alla polizia nove giorni dopo e fu accusato di tentato omicidio, aggressione a mano armata, e condotta pericolosa ed irresponsabile. Inizialmente Goetz fu visto da gran parte dell'opinione pubblica come la vittima di una tentata rapina che aveva agito per legittima difesa e fu soprannominato "il giustiziere della metropolitana" dalla stampa newyorchese, ricevendo riconoscimento pubblico e supporto da parte di organizzazioni come i Guardian Angels. Tuttavia, in seguito l'opinione generale su Goetz cambiò quando furono divulgate le sue dichiarazioni durante l'interrogatorio della polizia, dove ricorse ad espressioni razziste arrivando a dire di aver anche pensato di cavare gli occhi con le chiavi di casa a una delle vittime della sparatoria[4][5], e venne diffusa la notizia che aveva sparato una seconda volta a Darrell Cabey mentre questi era ferito (tesi poi dimostratasi errata).
L'incidente ebbe ampio risalto a livello nazionale e generò dibattiti sul dilagare del crimine nelle maggiori città degli Stati Uniti, circa i limiti legali della legittima difesa, e su fino a che punto i cittadini potevano fare affidamento sulla polizia per garantire la loro sicurezza.[2] Goetz, per molti divenne il simbolo della frustrazione dei cittadini di New York verso l'ondata di crimini che infestava la città negli anni ottanta. La sua figura fu sia lodata sia vilipesa dai mass media e dall'opinione pubblica. L'incidente è stato citato come uno dei fattori principali che contribuirono al movimento contro la criminalità e il degrado urbano[6], e al successo delle campagne della National Rifle Association of America per allentare le restrizioni circa il trasporto di armi da fuoco.[7]